Curare la stella di Natale identifica allungare la vita ben oltre quella di durata del periodo natalizio e festivo di una specie che a dispetto del nome non ha una reale provenienza da climi alpini, anzi: associata al Natale grazie a diverse leggende, questa specie vegetale tende spesso ad essere dimenticata e deperire anche a causa di cure sostanzialmente errate.
Si tratta di una pianta perenne ma che data la sua diffusione, prevalentemente invernale, ma anche diversi comportamenti che possono farci pensare che oramai sia deceduta, viene spesso considerata alla stregua di una usa e getta. Questo è un grande errore, essendo un tipo di vegetale dalla grande apparenza estetica che può realmente “rinascere” con un trucco.
Provenienza e natura
Non è nativa delle Alpi o di qualsiasi altra zona che fa venire in mente il freddo i climi comunque rigidi, bensì il centro America, come Messico, Honduras e Guatemala, anche se è oramai totalmente adattata al clima mediterraneo, molto spesso si trova anche a costi abbordabili presso vivai ma anche supermercati e centri commerciali da novembre fino alla fine di dicembre.
La colorazione rossa la rende spesso identificata con il Natale, e moltissime piante vengono gettate perchè perdono le foglie anche con delle cure apparentemente “giuste”, in realtà con il nuovo anno solare la pianta non muore ma va incontro ad una specie di “letargo” che la porta in un po’ di tempo a svilupparsi nuovamente, questo però è difficile nelle condizioni sbagliate.
Come curare la stella di Natale
Dovrebbe restare in particolare in inverno in luoghi riparati dal forte vento, quindi all’interno della propria casa, e con una temperatura tendenzialmente stabile tra i 13 ed i 22 gradi, il modo migliore per farla vivere a lungo è garantire una continuità tra sole ma anche diverse ore di buio così da replicare una condizione naturale.
- Ha bisogno di diverse ore di luce solare ma non per tutta la giornata, per cui meglio fornirle anche un po’ di mezz’ombra
- Non collocarla vicino a fonti di calore o di assenza o eccesso di umidità
Dopo le feste tende a sfiorire ma questo è normale: tra gennaio e febbraio possiamo potare in maniera abbastanza drastica accorciando o eliminando i rami oramai spogli e dando alla pianta un vaso ben drenato e con un terriccio possibilmente adatto alle piante succulente, aggiungendo fino all’estate ogni 2 settimane un concime adatto, che sia equilibrato.
Con l’arrivo dell’estate bisogna proseguire con una concimazione abbastanza frequente però dando una prevalenza a quelli ricchi di potassio e fosforo così da potenziare la sua struttura e crescita delle foglie. L’irrigazione è importante ma non deve essere mai eccessiva: anche se non sembra, la stella di Natale è una pianta grassa.